Paolo Bonifacio – La Sardegna nel cuore
Punto di riferimento per quanti vogliono conoscere la meravigliosa isola percorrendola in moto, in bici, in quad o in 4x4, su strada o in fuoristrada.
Ho conosciuto Paolo Bonifacio alcuni anni fa, quando scrivevo per il mensile MX Motosprint dei servizi di turismo in fuoristrada. Attraverso il sito www.sardegnaadventures.com avevo visto l’attività di guida in fuoristrada di Paolo e della sua organizzazione, e grazie anche al fatto che Bonifacio aveva, ed ha, la possibilità di dare a nolo delle moto (attualmente sono le Husqvarna di ultima generazione) l’organizzazione del servizio era stata quanto mai veloce.
Pensavo ormai di conoscere abbastanza la Sardegna da non meravigliarmi più di tanto davanti ai suoi panorami, annusando i suoi profumi, bagnandomi nel suo mare trasparente e guidando sui suoi sterrati così selvaggi; avvezzo, pensavo, al suo modo di essere unica, Sardegna e basta, per quanto sempre profondamente innamorato di questa terra. Seguendo in moto Paolo quel giorno invece mi sono accorto che c’era ancora altro da scoprire, incredibilmente.
- La tua conoscenza del territorio è ormai mitica…
“Mi piace sapere tutto della Sardegna, e visto che ci sono nato quasi 40 anni fa, girando in moto fuoristrada l’ho conosciuta sempre meglio.”
E amata profondamente. La lingua sarda ha diversi dialetti al suo interno, con espressioni anche molto diverse tra loro, e lui riesce a parlare nel modo più adeguato con tutti ovunque si trovi, e riesce a spiegarti, magari dall’alto di una cresta con il panorama a 360 gradi, l’orografia di quello che vedi tutto intorno, ma anche le piante, i costumi, i piatti del territorio che stai attraversando.
“I miei genitori in un’antica casa di Orgosolo, nel Supramonte, famosa per i suoi oltre 200 murales visitata in ogni periodo dell’anno, hanno realizzato un museo etnografico molto apprezzato. Mi ci fermo spesso anch’io con le escursioni dei miei clienti.”
Paolo è profondamente radicato nel territorio, e ha diversi centri logistici per la sua struttura, in modo da ottimizzare gli spostamenti a seconda se è impegnato in un tour enduristico, che sia turistico oppure “tecnico”, uno stradale, oppure in bicicletta o in 4x4, oppure ancora sta allenando qualche pilota che vuole affinare la tecnica sulle varie possibilità offerte dal terreno sardo.
“Ho percorsi in tutta la Sardegna per soddisfare le esigenze più disparate del turista o del pilota. Dalla Gallura alla Barbagia, all’Ogliastra, come ancora più nell’interno. Possiamo trovare sempre lo spunto tecnico per soddisfare la voglia di guida dell’endurista più incallito, oppure agganciare il percorso più scorrevole quando le forze iniziano a mancare ed è impellente la voglia di fare il bagno al mare.”
- Perché tu hai esperienze agonistiche che come guida di gruppi.
“Ho iniziato a girare in moto negli anni ’90 e verso la fine del secolo ho partecipato a qualche gara, ma sono stato anche tracciatore e apripista di alcuni Rally di Sardegna. Ho partecipato a due Sei Giorni, in Messico nel 2010 e naturalmente quella in Sardegna nel 2013, dove però mi sono fratturato il primo giorno e poi mi sono ritirato alla quarta tappa. Nel 2005 è iniziata a tempo pieno l’attività di guida, nel 2006 è nato il sito, che ora stiamo ristrutturando e potenziando perché nel frattempo l’attività dall’enduro si è allargata alle biciclette, alle moto stradali, ai quad e al 4x4. Sono coadiuvato da amici specialisti dei rispettivi settori e si lavora tutto l’anno.”
E siccome non si vive di sola “manetta” c’è sempre spazio anche per “la tavola”. Ho vissuto “esperienze” culinarie con i pastori, oppure in pranzi organizzati appositamente lungo il percorso dal fratello di Paolo che è ristoratore, che mi hanno fatto scoprire sapori nuovi o mi hanno fatto capire che quel formaggio, quella ricotta, quel pane, vino ecc che io avevo fino ad allora mangiato, erano capaci di dare solo la metà delle sensazioni di cui sono capaci in altri contesti.
La Sardegna non è affatto lontana, soprattutto quando puoi arrivarci anche in aereo e trovare lì la moto, la bici e tutto il resto. Poi inizierete a fissare la data della prossima volta, delle prossime volte.
Ugo Passerini